I PARTNER
COMUNE DI PALERMO
Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo
LA RAI
CGIL PALERMO
IL CeSVoP
Il CeSVoP – Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo aderisce, in qualità di partner, al progetto . Un’adesione che annuncio con orgoglio, perché i volontari da sempre impegnati sul rispetto dei diritti, sulla lotta alle esclusioni e sulla costruzione di comunità partecipate e solidali, sono in grande sintonia con questa iniziativa del No Mafia Memorial
Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”.
La lotta alle mafie deve diventare ancor più patrimonio culturale e impegno civico di tutti, sia a livello regionale che nazionale. Pertanto è fondamentale la dimensione educativo-didattica e informativo-culturale che stanno alla base del progetto per la costituzione del progetto per la costituzione del No Mafia Memorial di Palermo il cui messaggio dovrà andare oltre le mura del memoriale. Essere diffusivo e contaminare legami, iniziative, imprese, interessi, vite. Il volontariato si fa carico soprattutto di questa parte: contaminare e permeare le periferie e i luoghi delle marginalità con i valori “antimafia”; lì coltivare memoria, inclusione sociale attiva, partecipazione consapevole, solidarietà gratuita e lotta alle ingiustizie e alla corruzione. Inoltre, come CeSVoP, ci impegneremo a collaborare con le iniziative di promozione, di raccolta fondi e di sostegno popolare che verranno organizzate per garantire continuità al No Mafia Memorial.
Giuditta Petrillo
IL FORUM REGIONALE DEL TERZO SETTORE
Pippo Di Natale – Portavoce del Forum regionale del Terzo Settore
ADDIOPIZZO
Da sempre vicino al Centro Impastato e al lavoro di Anna Puglisi e Umberto Santino, è partner del progetto sul memoriale-laboratorio della lotta alla mafia.
L'ASSOCIAZIONE CASA MEMORIA FELICIA E PEPPINO IMPASTATO
L’errore commesso in passato forse è stato quello di non aver parlato abbastanza di Mafia;
di aver taciuto, tollerato o peggio accettato che atteggiamenti, modus operandi e fatti sanguinari, entrassero nel quotidiano di ognuno di noi come eventi “normali”. Oggi siamo qui, a sostenere l’iniziativa perché siamo certi del fatto che di Mafia bisogna parlarne e parlarne tanto. Ai giovani, ai giovanissimi e agli anziani, affinché ognuno maturi e comprenda in cuor suo, quanto dolore, quante tragedie e quante ingiustizie si celino dietro il silenzio, l’ignoranza e l’omertà.
Bisogna parlarne per far comprendere ai bambini che questa terra non è solo malaffare, criminalità e prepotenza, e che il futuro dipende soprattutto da loro e da come reagiranno davanti alle scelte da compiere.
Bisogna parlarne ai meno giovani, per fare chiarezza nei loro cuori e per fargli comprendere che per avere un futuro da uomini liberi per i loro figli e per i loro nipoti, prima di tutto devono sentirsi liberi loro;
liberi di sapere scegliere, liberi di dire No e liberi di schierarsi dalla parte giusta.
Bisogna parlarne per far sapere a loro, ai Mafiosi, che ormai li conosciamo e li riconosciamo; e che questa terra è casa nostra, non è di cosa nostra.