RICORDARE

Ricordare per costruire

Il percorso storico sarà rappresentato attraverso la ricostruzione del contesto e del ruolo che all’interno di esso hanno avuto il fenomeno mafioso e le lotte contro di esso, tenendo presente l’intreccio tra continuità e innovazione che ne spiega la persistenza e l’adattamento a periodi e spazi diversi.
Il percorso storico sarà rappresentato attraverso la ricostruzione del contesto e del ruolo che all’interno di esso hanno avuto il fenomeno mafioso e le lotte contro di esso, tenendo presente l’intreccio tra continuità e innovazione che ne spiega la persistenza e l’adattamento a periodi e spazi diversi.
La periodizzazione proposta: fenomeni premafiosi, la mafia rurale e urbana, la mafia urbano-imprenditoriale, la mafia finanziaria, la mafia, le mafie e la globalizzazione.
L’agro palermitano è purtroppo funestato da una vasta associazione di malfattori, organizzati in sezioni. Divisi in  gruppi, ogni gruppo è regolato da un capo e a queste compagnie di malviventi è preposto un capo supremo.
Ermanno Sangiorgi, Questore di Palermo, 1898.
Per combattere e distruggere il regno della mafia è necessario che il governo italiano cessi di essere il re della mafia!
Napoleone Colajanni, 1900.
La mafia è un’associazione per delinquere, con fini di illecito arricchimento per i propri associati, e che si pone come elemento di mediazione fra la proprietà e il lavoro, mediazione parassitaria e imposta con mezzi di violenza.
Leonardo Sciascia, 1957.
La mafia è nella società contemporanea un particolare gruppo di potere, di cui si servono le forze politiche, economiche e sociali che vogliono mantenere una egemonia, o intendono conquistarla anche con mezzi extralegali.
Salvatore Francesco Romano, 1966.
L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano per commettere delitti, per acquisire la gestione o il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti, per sé o per altri.
Legge antimafia, 1982.
Mafia è un insieme di organizzazioni criminali che agiscono all’interno di un sistema di rapporti, svolgono attività violente e illegali, ma pure formalmente legali, finalizzate all’arricchimento e all’acquisizione e gestione di posizioni di potere, si avvalgono di un codice culturale e godono di un certo consenso sociale.
Umberto Santino, 2000.